Vita (agra) da professionisti (in bolletta)

Vita da professionisti

Vita da professionisti

Lo so bene, sono in perfetto ritardo. Non è più una notizia, e questo post non è ancora nemmeno una sorta di rassegna stampa dell’evento.
Me ne scuso pubblicamente: avevo un lavoro da finire, l’unico che per adesso ha rischiarato questo 2015. Però il questionario lo avevo compilato (come altre 2210 persone come me), ho tuttora la partita Iva, l’indagine è mooooolto importante, sia perché è pionieristica, sia per i risultati ottenuti (un plauso al grande lavoro di rielaborazione effettuato), il 19 marzo ero persino andato all’anteprima a corso Italia (per gentile concessione della Consulta delle professioni, per conto della Cgil) e ho fatto una breve comparsa alla presentazione ufficiale, il pomeriggio del 14 aprile, nella sala Di Vittorio sempre nella sede nazionale del sindacato (nonostante una certa ripulsa per la presenza di Alessandro Laterza).
Insomma, mi dispiaceva dare l’impressione di volerla ignorare bellamente — soprattutto dopo aver parlato io stesso, in questo blog, delle ricerche che l’hanno preceduta: l’Editoria invisibile (presentata il 13 maggio 2013 a Milano) e Ad altra voce (presentata il 6 dicembre 2013 a Roma).
E prima ancora c’era stata l’indagine Professionisti, a quali condizioni?, che si può scaricare da qui (in due versioni, breve o integrale), mentre i punti salienti si possono leggere, ad esempio, sul sito di Iva sei Partita (associazione di architetti e ingegneri). Essa venne presentata il 27 aprile 2011 a Roma, ma non ero ancora ‘sceso in campo’.

Infine, ma non meno importante, mi piace anche l’idea che io abbia passato il Primo maggio ‘lavorando’ a questo post — proprio perché avverto bene che oggi la ricorrenza non ha più quel valore ‘sacrale’ di un tempo.
E allora rimedio qui e ora, fornendo anziché uno dei miei resoconti interminabili (illeggibili, direbbero i malevoli e i più nerd… come questo, ad esempio) una manciata di link, che almeno spero saranno più utili e graditi a lettori e passanti variamente distratti di queste bande.

 

Davide Imola.

Davide Imola.

Anzitutto ecco qui sopra una bellissima istantanea del sindacalista a cui è stato dedicato il lavoro: Davide Imola, scomparso ad appena 52 anni lo scorso dicembre.
Da ciò che mi raccontano colleghi e conoscenti, mi rammarico di non aver fatto in tempo a conoscerlo. Un suo profilo si può leggere sul sito di StradE.
Durante la preparazione dell’evento, si è riflettuto sulla possibilità di organizzare qualcosa di più duraturo a suo nome, un appuntamento annuale di interesse per coloro che fanno parte delle organizzazioni che egli aveva saputo individuare con attenzione e seguire con rispetto. Vi farò sapere, promesso, lo dobbiamo tutti alla sua memoria!

Proseguo, entrando nel vivo: dal sito dell’Ires/associazione Bruno Trentin (‘autori’ della ricerca, insieme alla Consulta delle professioni e alla Filcams/Cgil, come quella del 2011) è possibile scaricare sia il testo completo, 44 pagine con bibliografia, curato da Daniele Di Nunzio ed Emanuele Toscano, sia la Presentazione, 25 slides più sintetiche (entrambi in pdf).

Per chi non voglia perderci troppo tempo, ritengo sufficientemente valida questa sintesi, apparsa lo stesso giorno sul sito ufficiale del sindacato, in fondo non troppo diversa da ciò che è stato battuto dalle principali agenzie stampa, come per esempio Adn Kronos.

Per chi volesse ‘calarsi’ maggiormente in quella situazione, dal sito di Radio Articolo 1 può ascoltare via web (o ricuperare in mp3 per poi risentirsele con calma, magari sull’autobus col lettore apposito) tutte le registrazioni audio (con qualche doppione, vabbè…) dei relatori alla presentazione.

Per chi preferisca un video, invece, su Reteconomy (canale 512 di Sky) c’è un’intervista di mezzora di Valentina Valente a due esponenti di rilievo della Cgil lombarda: Massimo Balzarini ed Elena Lattuada, rispettivamente segretario e segretaria generale, che commentano a braccio la ricerca fornendo ulteriori, interessanti spunti di riflessione.

Un altro commento non banale, su Rassegna.it, viene da uno dei relatori presenti il 14 aprile, il sociologo Patrizio Di Nicola.

E sul medesimo sito si trova un altro articolo che ampia un po’ la visuale, dando spazio anche a ciò che le associazioni professionali hanno dichiarato in occasione del 14 aprile, oltre ad alcune frasi della segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso.

Ad ogni buon conto, la pagina Facebook omonima è attiva dal 10 aprile 2014, più o meno quando fu lanciata l’indagine e si può puntare su di essa per avere un orizzonte integrato su ciò che ruota attorno a questo mondo “atipico”.

Penso che ci siano materiali a sufficienza per passare la serata a cliccarci su. Ma vorrei che servissero anche a rifletterci più a lungo, accompagnandoci in questo lungo percorso alla ricerca di un trattamento migliore, o, almeno, equo e soddisfacente dal punto di vista etico.

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